Ecobonus 2020: detrazione fiscale fino al 110% per le spese di ristrutturazione per riqualificazione energetica

Nel Decreto Rilancio pubblicato il 19 maggio sul numero 34 della Gazzetta Ufficiale, si parla anche del Ecobonus 2020, meglio conosciuto come Bonus Casa 2020 o Bonus Ristrutturazioni 2020. Richiedendo questo bonus, è possibile ottenere una detrazione fiscale pari niente meno che al 110% per le spese di ristrutturazione che hanno come fine la riqualificazione energetica della propria abitazione.

Andiamo insieme a scoprire un po' più da vicino questo bonus, come funziona, chi ne ha diritto, quali lavori permettono di ottenerlo e come richiederlo, una vera e propria guida che speriamo possa esservi utile.

Cos'è l'Ecobonus 110% nel nuovo decreto rilancio 2020

Come abbiamo poco fa accennato, il Bonus Casa 2020 prevede una detrazione fiscale pari al 110% per i lavori di ristrutturazione che hanno come obiettivo la riqualificazione energetica della propria casa. È necessario però che i lavori permettano di ottenere una riqualificazione di almeno due classi energetiche oppure che la classe energetica raggiunta sia la massima possibile.

Questo è un dettaglio che può essere dimostrato solo ed esclusivamente attraverso l' APE - Attestato di Prestazione Energetica. Ovviamente è necessario richiedere la redazione dell'APE ad un tecnico abilitato sia prima che dopo i lavori di ristrutturazione, in modo da poter capire se davvero c'è stata un'adeguata riqualificazione. Senza questa documentazione ufficiale, il bonus non può essere richiesto. Non solo, le informazioni sui lavori effettuati devono necessariamente essere trasmessi all'ENEA. Se le informazioni non sono state debitamente trasmesse, non è possibile richiedere la detrazione fiscale.

Chi può usufruire di tale bonus

Per ottenere il bonus, i lavori di riqualificazione energetica devono essere effettuati tassativamente dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2020. Importante poi ricordare che il bonus può essere richiesto solo per le prime case. Può essere richiesto per le seconde case esclusivamente se si tratta di un appartamento in condominio e se la ristrutturazione porta una riqualificazione dell'intero edificio.

Tipologie di interventi che danno diritto alla detrazione del 110%

Gli interventi che danno diritto alla detrazione fiscale al 110% prevista dal Decreto Rilancio sono:

Realizzazione del cappotto termico, su superfici opache verticali e orizzontali con un'incidenza minima del 25% rispetto alla superficie lorda. É importante ricordare che per poter ottenere il bonus, i materiali isolanti utilizzati per la realizzazione del cappotto devono rispondere ai requisiti inseriti nel Decreto Ambiente dell'ottobre 2017. La detrazione è applicata su una spesa massima di 60.000 euro, moltiplicato però il numero delle unità immobiliari presenti all'interno dell'edificio.

Installazione di impianti ad elevata efficienza energetica di raffreddamento o riscaldamento, tra cui pompe di calore, impianti geotermici, impianti ibridi. Affinché sia possibile ottenere il bonus, l'efficienza energetica del nuovo impianto deve essere in almeno la classe A. In questo caso la detrazione è applicata su un valore massimo di 30.000 euro, anche in questo caso moltiplicato però il numero delle unità immobiliari presenti all'interno dell'edificio.

Installazione di caldaie ad elevata efficienza energetica. La detrazione è calcolata su un importo massimo di 30.000 euro. Nelle spese è possibile in questo caso anche inserire quelle relative allo smaltimento e alla bonifica del vecchio impianto.

Installazione di colonnine di ricarica per vetture elettriche.

● Interventi di consolidamento statico dell'edificio per renderlo antisismico, per edifici che non sono in zona sismica 4.

Il Decreto Rilancio prevede anche la possibilità di cumulare uno di questi interventi con quelli che erano stati previsti in precedenza per il 2020 ad una percentuale di bonus inferiore. Ad esempio, è possibile inserire nella richiesta del bonus anche le spese per l'installazione di pannelli solari o di tende con schermatura solare certificata, ma solo nel caso in cui la loro installazione sia contestuale alla realizzazione del cappotto termico oppure all'installazione di impianti o caldaie ad elevata efficienza.

Altri ecobonus al 55% e 65% o altre percentuali

Dato che i bonus inseriti nel Decreto Rilancio vanno ad aggiungersi a tutti gli altri bonus già in vigore, andiamo insieme a scoprire quali sono, qual'è la percentuale di detrazione che consentono di ottenere e i requisiti di accesso, così da avere un quadro quanto più chiaro possibile sulla situazione.

Ecco tutti gli altri ecobonus disponibili:

Bonus ristrutturazione, per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Il bonus può essere richiesto sia per la ristrutturazione della propria abitazione, che per la ristrutturazione di parti comuni di condomini. La detrazione è pari al 50% con un limite massimo di 96.000 €. La detrazione è ripartita in 10 anni.

Bonus mobili ed elettrodomestici, per l'acquisto di alcune tipologie di mobili con cui arredare case ristrutturate e per l'acquisto di elettrodomestici in elevata classe energetica. Per i mobili, quelli che rientrano nel bonus sono letti, armadi, materassi, comodini, cassettiere, mobili quindi pensati per la camera da letto, nonché i mobili per la zona giorno come ad esempio tavoli, sedie, divani, poltrone, credenze. Rientrano nel bonus anche le luci. Per gli elettrodomestici, la classe energetica deve essere A+ o superiore, tranne che per forni e lavasciuga dove la classe di partenza per l'ottenimento del bonus è la A. La detrazione è pari al 50% per un valore massimo di 10.000 €.

Ecobonus per pannelli solari e caldaie a condensazione. La detrazione è del 50% per i pannelli solari e del 65% invece per le caldaie.

Bonus pompa di calore, per l'installazione di impianti con pompe di calore e di impianti geotermici in sostituzione a quelli tradizionali, sia che si tratti di una sostituzione integrale, sia che si tratti di una sostituzione parziale. Il bonus pompa di calore può essere richiesto anche nel caso di impianti per la produzione di acqua calda sanitaria. La detrazione è pari al 65%.

Bonus facciate, per ristrutturare le facciate degli edifici e per la tinteggiatura. Il bonus può essere richiesto nel caso in cui si tratti di interventi di oltre il 10% della superficie totale dell'edificio o nel caso in cui siano necessari per interventi che hanno come fine un miglioramento termico. La detrazione è paura al 90%.

Bonus infissi, per la sostituzione degli infissi già esistenti con nuovi infissi a più elevata prestazione energetica. La detrazione è pari al 50%.

Bonus verde, per i lavori di ristrutturazione delle aree verdi scoperte, così come per la realizzazione di coperture a verde e giardini pensili. Ovviamente il bonus può essere richiesto sia per le aree esterne di abitazioni private, che per le aree esterne in comune dei condomini. La detrazione è pari al 36%, per un importo massimo di 5000 €, ed è ripartita in 10 quote annuali.

Detrazione in 5 anni o cessione del credito della detrazione fiscale?

Il Decreto Rilancio prevede diverse modalità di fruizione della detrazione. La modalità diretta prevede che colui che effettua i lavori riceva il bonus in 5 anni. Si tratta in questo caso di una rata all'anno, di identico importo. Scegliendo questa modalità, è però ovviamente necessario avere a disposizione i soldi utili per effettuare i lavori, per pagare il fornitore dei lavori immediatamente. Coloro che non hanno a disposizione i soldi necessari, possono richiedere uno sconto nella fattura emessa dal fornitore dei lavori, fornitore che poi recupera lo sconto sottoforma di credito di imposta. Il credito di imposta può essere poi ceduto dal fornitore ad altri, alla banca, agli intermediari finanziari e simili.

Sanzioni salate per chi rilascia documenti falsificati

È molto importante ricordare che chi falsifica la documentazione per poter ottenere ad ogni costo il Bonus Ristrutturazione 2020 può incorrere in multe davvero molto salate. La sanzione prevista va da un minimo infatti di 2.000 euro sino ad un massimo di 15.000 euro.

Ovviamente nel caso in cui i documenti siano considerati falsi, non è neanche possibile beneficiare del bonus. A verificare la documentazione è il Ministero dello Sviluppo Economico. Nel caso in cui il bonus sia già stato erogato, l'Agenzia delle Entrate provvede a recuperare le somme non spettanti, ovviamente maggiorate con sanzioni e interessi.

Come inviare le richieste di detrazione e a chi inviarle

La richiesta di detrazione deve essere inviata tramite il sito internet istituzionale dell'Agenzia ENEA. Ovviamente è necessario registrarsi al sistema. La registrazione può essere effettuata come beneficiario, cioè come colui che ha pagato l'intervento di tasca propria e beneficerà quindi in modo diretto della detrazione. La registrazione può però essere effettuata anche come intermediario, persona quindi che compila la registrazione per conto di un altro, di un cliente ad esempio nel caso di un tecnico oppure di un condomino nel caso di un amministratore di condominio e simili. Per la registrazione è poi sufficiente inserire nome, cognome, email e scegliere una password, semplice quindi ed estremamente veloce. Si riceve a questo punto un codice via mail utile alla conferma della registrazione. In seguito alla conferma, è possibile accedere con le proprie credenziali nell'area personale.

Qui è presente "Inserisci una nuova dichiarazione". Si apre così la scheda da compilare con i dati anagrafici del beneficiario e i dati relativi al bene immobile su cui si è deciso di effettuare gli interventi. Infine è necessario inserire anche i dati relativi agli interventi stessi con relativa scheda descrittiva. Dato che i dati da inserire sono numerosi, è ovviamente bene avere a portata di mano tutti i documenti relativi così da evitare di commettere errori.

Dopo aver compilato il tutto e aver verificato che i dati inseriti siano corretti, è possibile procedere all'invio della richiesta cliccando su "Valida e salva", "Invia dichiarazione" e " Conferma dichiarazione ed invia".

Articoli Correlati

Isolamento termico della casa

Isolamento termico della casa

Isolamento termico della propria abitazione: perché è il momento giusto per pensarci Leggi tutto -> ..