Ecco la grande novità in bolletta per il 2018: offerte luce del mercato libero

Quando si parla di energia elettrica vengono subito in mente i tanti operatori che si fronteggiano proponendo svariate soluzioni per i clienti, sia quelli già acquisiti che quelli potenziali.

Con l’imminente arrivo del mercato libero le e gas sono destinate ad aumentare ulteriormente e per i consumatori si aprono interessanti possibilità di risparmio, previa un’attenta analisi.

Ma tra le novità più rilevanti sull’energia elettrica in questo 2018, ce ne sono alcune che attengono ai costi in bolletta. Se ci si mette a scandagliare con attenzione una bolletta, ci si accorge che le voci da prendere in considerazione sono tante e si prestano a diverse valutazioni.

Dal primo gennaio di quest’anno però c’è una novità davvero sostanziale che riguarda la nuova tariffa domestica. Si tratta di una novità che interesserà da vicino tutte le utenze domestiche, a prescindere dalla potenza che verrà impiegata per ognuna di esse. Cerchiamo di capirne di più in queste righe.

Ecco come cambiano le singole voci di spesa con la nuova tariffa domestica

La nuova tariffa domestica, di fatto, offre dei vantaggi a chi consuma di più. A beneficiarne in termini di risparmio in bolletta saranno quindi le famiglie più numerose, a discapito dei nuclei familiari più ristretti.

Questo perché in sostanza cambia il modo di conteggiare le spese in bolletta: non più un sistema di costi progressivi e sussidi incrociati, di fatto lo spartiacque saranno i 2700 Kwh all’anno.

Chi supera quella soglia di consumo infatti è destinato ad avere un progressivo risparmio in bolletta. Cerchiamo di capire come.

Per prima cosa dobbiamo dire che questa novità rappresenta l’apice della riforma delle tariffe elettriche iniziata nel 2016, e che ha portato a questa nuova tariffa domestica unica che avrà la denominazione TD.

Questo sistema è andato a sostituire quello vigente fino al primo gennaio scorso che prevedeva tre diverse fasce:

-tariffa D1 (per i clienti residenziali con pompa di calore);

-tariffa D2 (per i clienti residenziali con potenza impiegata pari a 3 Kw);

-tariffa D3 (per i clienti non residenziali che hanno utilizzano una potenza maggiore di 3 KW).

Questo sistema risale addirittura agli anni ‘70, quando a causa delle crisi petrolifere si preferiva tenere sotto controllo i consumi elettrici.

Adesso, grazie anche alla diffusione dell’energia rinnovabile e a un generale miglioramento degli apparecchi elettrici, si è deciso di cambiare rotta.

Con questa nuova tariffa domestica il costo dell’elettricità scaturisce dall’insieme di quattro diverse componenti:

-i servizi generali di rete;

-le imposte;

-i servizi di vendita;

-gli oneri generali.

Ciò che cambia con la nuova tariffa TD è il modo di conteggiare gli oneri e i sevizi di rete. Il costo dei servizi è stato infatti uniformato, mentre gli oneri varieranno in base ad ogni utente.

Bonus elettrico per le famiglie in difficoltà

Se è vero che con la nuova tariffa domestica vengono premiate in termini di risparmio complessivo le famiglie che consumano più di 2700 Kwh, è anche vero che c’è da registrare un aumento delle famiglie a basso reddito.

Per questo il Governo è voluto intervenire inserendo un bonus che prevede uno sconto del 30% sull’energia elettrica.

Si può ricevere questa agevolazione tramite una richiesta da presentare presso il proprio comune di appartenenza. Il bonus riguarda le famiglie con meno di tre figli che abbiano un reddito ISEE inferiore a 8107 euro, oppure, in presenza di più di tre figli, con un ISEE di 20mila euro.

Le famiglie che invece necessitano di apparecchi elettromedicali per la salute di uno dei componenti, hanno diritto a ricevere il bonus indipendentemente dalla propria soglia ISEE.